GALLIPOLI – Nella giornata di oggi, la Guardia Costiera di Gallipoli ha condotto un’importante esercitazione antinquinamento denominata “Pollex 2024” nelle acque antistanti il porto di Gallipoli, a circa 1,3 miglia nautiche dalla costa. L’esercitazione rientra tra le attività periodiche organizzate per rafforzare la prontezza operativa e garantire la tutela dell’ambiente marino e della costa da possibili incidenti legati allo sversamento di sostanze inquinanti.
L’esercitazione ha visto l’impiego di diversi mezzi navali specializzati, tra cui la Motovedetta SAR CP814, il battello GC B124 e il battello disinquinante Castalia Ievoleco Quarto, appartenente alla flotta di Castalia, attrezzato per operazioni di disinquinamento e recupero di sostanze inquinanti dalla superficie marina e convenzionato con il Ministero dell’Ambiente proprio per svolgere il Servizio di intervento rapido per la riduzione, contenimento e recupero di idrocarburi, di sostanze dalle stesse derivate e di olii minerali nelle acque del mare territoriale.
L’esercitazione “Pollex” è stata progettata per testare la risposta operativa della Guardia Costiera e dei mezzi di supporto in uno scenario realistico di emergenza ambientale. Durante l’attività, i mezzi coinvolti hanno simulato un incidente con sversamento di idrocarburi in mare, procedendo con le operazioni di contenimento dell’inquinamento e messa in sicurezza dell’area. Il coordinamento tra i diversi mezzi ha permesso di valutare l’efficacia delle tecniche di recupero e contenimento delle sostanze inquinanti, assicurando al contempo la salvaguardia delle persone coinvolte.
Le operazioni si sono svolte con successo, evidenziando la piena efficienza dei mezzi impiegati e l’elevata capacità di reazione e collaborazione tra le varie unità operative.
Tali esercitazioni rappresentano un momento fondamentale per verificare la preparazione del personale e la funzionalità dei mezzi, garantendo che le procedure antinquinamento siano eseguite con tempestività ed efficacia.
L’esercitazione “Pollex 2024” rientra nelle attività periodiche previste dal protocollo della Guardia Costiera per assicurare una risposta rapida e adeguata alle emergenze marittime e per proteggere le preziose acque del territorio pugliese da potenziali danni ambientali.