LECCE – Il 6 novembre del 2023 venne arrestato sulla statale che da Brindisi conduce a Lecce con 17 chili di eroina nascosti nella ruota di scorta della sua Peugeot 208. E con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti aggravato dall’ingente quantitativo finì in carcere. Ivan Bisconti, 42enne, residente nel capoluogo salentino, venne condannato, inorimo grado, in abbreviato, a 4 anni di reclusione dalla giudice Silvia Saracino che bilanciò l’aggravante dell’ingente quantitativo con le attenuanti generiche (lo status di incensuratezza, la confessione nel corso dell’interrogatori, e la difficile situazione che l’uomo vive in famiglia) dimezzando la richiesta di condanna a 8 anni invocata dal pm Luigi Mastroniani.
Ora, in Appello, bisconti ha ottenuto uno sconto di pena: la condanna è stata ridotta a3 anni e 8 mesi di reclusione con l’esclusione dell’aggravante dell’ingente quantitativo. L’insospettabile corriere, quel giorno, venne fermato alla guida di un’auto sulla superstrada Brindisi-Lecce, all’altezza dello svincolo per Squinzano. I finanzieri, con ogni probabilità, stavano seguendo l’uomo già da qualche chilometro. Spuntarono all’improvviso con diverse autocivette, impedendo a Bisconti di proseguire oltre.
Bisconti venne identificato; a quel punto i militari iniziarono a perlustrare il veicolo, certi che il 42enne nascondesse a bordo della sua Peugeot 208 un ingente quantitativo di stupefacente. Come, poi, effettivamente emerso. “Mi sono offerto di trasportare il carico di droga perché mi trovavo in difficili condizioni economiche” riferì nel corso dell’udienza di convalida in cui spiegò di aver effettuato il carico nel comune di Ostuni (in provincia di Brindisi) destinato ad alcuni cittadini africani per un compenso di 2mila euro con i quali si sarebbe dovuto incontrare in una stazione di servizio una volta arrivato a Lecce.
“I soldi – proseguì Bisconti – sarebbero serviti per sostenere le spese familiari e per un problema di salute in casa” L’avvocato Paolo Cantelmo, suo legae di fiducia, esprime una moderata soddisfazione per il verdetto che ha tenuto conto delle attenuanti generiche riducendo drasticamente la portata delle accuse. Bisconti, intanto, continua a scontare la sua pena ai domiciliari.