GALATINA (Lecce) – Si chiude con un patteggiamento a 1 anno e 2 mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione) la vicenda giudiziaria di un cittadino dello Sri Lanka, di 47 anni, residente a Lecce, arrestato (ai domiciliari) il 22 ottobre a seguito dell’ennesima aggressione nei confronti di un operatore sanitario in servizio in un ospedale pugliese: un infermiere del pronto soccorso dell’ospedale di Galatina aggredito, fisicamente e verbalmente, da un paziente in evidente stato di agitazione. Il processo si è celebrato davanti alla giudice monocratica Elena Coppola.
Le indagini condotte nell’immediatezza dagli agenti del Commissariato di Galatina, coordinati dal pm Massimiliano Carducci, hanno permesso di ricostruire quanto accaduto all’interno dell’ospedale Santa Caterina Novella: mentre il paziente era steso su una lettiga ed in attesa di essere visitato dal medico di turno, ha perso le staffe ed ha aggredito il personale sanitario presente. Ha così cercato di allontanarsi e, con uno scatto d’ira, ha raggiunto la sala “triage”. Qui si è scagliato contro le apparecchiature presenti: nello specifico computer e stampante, scaraventandoli per terra, e danneggiandoli irrimediabilmente.
In queste fasi concitate, il paziente ha aggredito un infermiere, intervenuto nel tentativo di calmarlo, spingendolo contro un muro. I poliziotti, chiamati in soccorso, sono arrivati in ospedale e hanno bloccato il paziente. Che aveva due grossi sassi in mano pronti per essere scagliati contro gli agenti. In realtà, una pietra è stata scaraventata contro un poliziotto colpito ad un braccio. L’aggressore, a fatica, è stato caricato su una volante e trasferito in Commissariato dove ha nuovamente aggredito gli agenti. Con un controllo in banca dati, è emersa una prima aggressione nei confronti del personale medico negli anni precedenti, vicenda per la quale era stato già denunciato per interruzione di pubblico servizio.
“Non passa giorno senza che i nostri luoghi di cura e di assistenza siano attraversati da aggressioni fisiche e verbali ai danni dei nostri operatori sanitari. L’uomo che questa mattina ha aggredito verbalmente e fisicamente l’infermiere in servizio nel pronto soccorso dell’ospedale di Galatina è purtroppo l’ultimo di un lungo elenco – aveva dichiarato il direttore generale dell’Asl di Lecce, Stefano Rossi – stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie per prevenire e contrastare comportamenti violenti, ingiuriosi, offensivi o molesti che, è bene ricordarlo, rappresentano un reato. All’infermiere coinvolto nella brutale aggressione e al direttore del pronto soccorso esprimo solidarietà e vicinanza da parte della direzione strategica”. L’imputato era difeso dall’avvocato Angelo Ninni.