SALENTO – Proseguono le indagini per fare luce sulla presunta violenza sessuale subita da una 12enne, per la quale sono indagati tre adolescenti di 14, 15 e 16 anni, tutti del basso Salento.
I tre presunti carnefici, in attesa di essere interrogati dagli investigatori, durante i colloqui coi loro avvocati hanno negato di avere avuto (o tentato di avere) un rapporto sessuale con la ragazzina e di averla spogliata, come invece raccontato dalla stessa al padre, che ha poi sporto denuncia ai carabinieri.
La violenza sessuale sarebbe stata esclusa anche dai medici dell’ospedale, dove la dodicenne era stata accompagnata per gli accertamenti del caso.
Per i tre indagati, che stando alla denuncia avrebbero provato anche a costringere la dodicenne ad avere un rapporto orale, poi, non sarebbe stata una “trappola” bensì un incontro concordato tra la stessa minorenne e il ragazzo del quale si era infatuata. Uno dei tre, tuttavia, avrebbe ammesso che quella sera uno di loro avrebbe compiuto un “gesto volgare” quasi a voler simulare un rapporto.
I fatti, su cui sono in corso accertamenti di militari e procura minorile, si sarebbero verificati attorno alle 20 di venerdì 18 ottobre alla periferia di un comune nel basso Salento. Qui, stando al racconto della minore, la ragazzina sarebbe stata immobilizzata, palpeggiata dai tre, che avrebbero poi tentato di abusare di lei, prima di rapinarle il portafogli.
A sottrarle il portamonete sarebbe stato il più grande degli indagati, che ne avrebbe preteso la consegna con modi arroganti. Quest’ultimo sta valutando se sporgere denuncia nei confronti del padre della presunta vittima che, dopo avere ascoltato il racconto in lacrime della figlia e avere sporto denuncia, lo avrebbe successivamente rintracciato e preso a schiaffi.
Nei prossimi giorni, oltre agli accertamenti sui cellulari sequestrati ai tre indagati, la procura per i minorenni di Lecce potrebbe disporre l’incidente probatorio della ragazzina, per acquisire la sua testimonianza e altre possibili prove prima di un eventuale dibattimento. I tre indagati – accusati di violenza sessuale aggravata e rapina impropria – sono difesi dagli avvocati Mario Urso, Alvaro Storella e Carmela Palese.